Spreco alimentare: una cattiva abitudine che danneggia l’ambiente e la salute

Si celebra il 5 febbraio 2020 la VII Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. Anche T-Trade Group, sensibile a temi quali riduzione degli sprechi per la salute dell’ambiente e dell’uomo, ritiene fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti di una cattiva abitudine che può essere corretta.
Qualche dato, per capire la portata del fenomeno: l’80% dello spreco alimentare avviene tra le mura domestiche. Ciascuno di noi butta nella spazzatura 36 kg di prodotti alimentari all’anno, pari a 450 euro di spesa. Per il 36% si tratta di prodotti scaduti, acquistati oltre il reale fabbisogno (Dati: Progetto REDUCE).
Sei anni fa, 1 italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente. C’è però ancora da fare: lo spreco del cibo resta infatti saldamente in testa alla classifica degli sprechi per il 74% degli italiani (spreco idrico 52%, mobilità 25%, energia elettrica 24%, denaro 16%).
Un altro dato è certo: ancora compriamo più di quello che consumiamo e consumiamo più di quello che ci serve, con un enorme impatto sulla nostra salute e su quella dell’ambiente. Quando acquistiamo un alimento al supermercato non siamo soliti pensare, infatti, a quante energie e risorse ci sono volute per produrlo e in che modo queste impattano sulla nostra salute e su quella dell’ambiente.
Ecco perché la vera rivoluzione alimentare per prevenire gli sprechi è diventare consapevoli di tutto ciò che c’è a monte del boccone che ingeriamo, o di quello che buttiamo.
Ad esempio: gli sprechi alimentari nel mondo sono il terzo produttore di effetto serra (Fonte: FAO). Ridurre gli sprechi in cucina, quindi, permette di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera che hanno un grosso impatto sull’ambiente e di conseguenza sulla nostra salute.

Per saperne di più:
la giornata di prevenzione dello spreco alimentare venne celebrata per la prima volta il 5 febbraio 2014 in Italia. La giornata è stata ideata ed istituita da Spreco Zero e Università di Bologna, con il Ministero dell’Ambiente.