Quanto vale lo sviluppo sostenibile?

Il Recovery Fund riconosce il valore di tutto ciò che tutela l’ambiente, sostenendo gli investimenti aziendali che vanno in questa direzione.

Oggi, finalmente, lo sviluppo sostenibile vale molto. Il Recovery Fund, infatti, riconosce il valore di tutto ciò che tutela l’ambiente, sostenendo gli investimenti che vanno in questa direzione.
Lo diciamo con l’orgoglio di chi, nell’ecosostenibilità, ha sempre creduto fin da tempi probabilmente ancora non maturi, perché è nel DNA di T-Trade Group volersi prendere cura del pianeta che ci ospita anche e soprattutto nelle attività aziendali quotidiane.

La UE, a proposito del Recovery Fund, dice:
“Tutti gli investimenti e tutte le riforme che gli Stati membri UE proporranno di finanziare con il Recovery Fund, dovranno rispettare il principio del non arrecare un danno significativo contro l’ambiente, do no significant harm(abbreviato DNSH nel linguaggio tecnico-giuridico delle norme UE).

Questo è quanto stabilito dalla Commissione Europea con una comunicazione che fissa gli orientamenti tecnici per la corretta applicazione del principio.
La comunicazione è stata pubblicata venerdì 12 febbraio u.s., stessa data in cui è stato approvato definitivamente il regolamento sul Recovery Fund da parte del Parlamento e del Consiglio UE.

Come ricorda una nota di Bruxelles, il Recovery Fund è lo strumento chiave di Next Generation EU, il mega piano per la ripresa economica europea post Covid. Sul piatto ci sono 672 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni, di cui almeno il 37% dovrà essere speso in progetto a supporto di traguardi climatici.

Più in dettaglio, il principio DNSH va applicato a sei obiettivi ambientali: mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, economia circolare (es. prevenzione e riciclo rifiuti), prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Tutto ciò significa che gli Stati europei avranno a disposizione minimo 250 miliardi di euro per traguardi climatici, destinati a tutte quelle imprese che presenteranno progetti atti a ridurre l’inquinamento e a promuovere lo sviluppo dell’economia circolare.

 

Cosa c’entra T-Trade Group in tutto questo? Tanto.

Da sempre, passando per visionari in tempi ancora acerbi per accogliere le nostre innovazioni, T-Trade Group progetta e produce soluzioni di etichettatura industriale ecosostenibili: stampanti linerless, consumabili (nastri a trasferimento termico ed etichette) compostabili, biodegradabili e/o riciclabili.

Queste soluzioni per noi non sono mai state un miraggio, né ieri, tantomeno oggi: sono il frutto di anni di studio, di test e quindi di esperienza che ora ci rendono una realtà unica nel suo genere e perfettamente in linea con le esigenze dei nuovi tempi.
T-Trade Group è oggi prontissima a fornire soluzioni di etichettatura che rispondono ai requisiti richiesti dalla UE e compresi nei punti base del Recovery Fund.

Come spesso accade, è dai periodi più bui che nascono le idee più geniali. Il nostro augurio, è che tutti diventino in grado di cogliere le opportunità, per costruire un domani migliore.

 

Un po’ di chiarezza su “COMPOSTABILE”, “BIODEGRADABILE”, “RICICLABILE”.

COMPOSTABILE
E’ compostabile il materiale che, dopo essersi degradato, diventa compost.
Il compost, sostanza ricca di proprietà nutritive, di solito viene utilizzato come concime per arricchire il terreno. Un classico esempio sono gli scarti di potature, avanzi di frutta e verdura… Più in generale tutti quegli scarti che si decompongono nel giro di tre mesi.

T-Trade Group ad esempio produce etichette compostabili.

BIODEGRADABILE
E’ biodegradabile il materiale che ha la capacità di decomporsi in natura grazie all’attività di alcuni batteri,  luce solare o di altri agenti atmosferici naturali.
Questo processo deve compiersi nell’arco di sei mesi e gli elementi che ne derivano sono assorbiti dal terreno sotto forma di acqua, anidride carbonica, sali minerali…

T-Trade Group ha brevettato una stampante che stampa dati variabili su materiale biodegradabile come il Mater-Bi.

RICICLABILE
E’ riciclabile il materiale di scarto che può essere riutilizzato in nuovi processi di produzione.
Ne sono un esempio il vetro, la carta e il cartone, l’alluminio, la plastica e il legno.

Le etichette T-Trade, in carta o plastica, sono riciclabili, così come è riciclabile il supporto (liner) in Pet23 o PP30.

Il Pianeta ringrazia.

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